Radiologia.
I raggi x sono un grande ausilio alla diagnostica
medica ma non bisogna abusarne perché, pur impercettibilmente, producono una “cicatrice”
e quindi deve valerne la pena ne più ne meno di un atto chirurgico.
La materia è ben regolata dalla legge (DECRETO
LEGISLATIVO n. 187 del 26/05/2000 di recepimento delle direttive comunitarie
per la protezione sanitaria contro le radiazioni ionizzanti).
La norma si fonda su due obbiettivi: principio di
giustificazione e ottimizzazione.
In sintesi le radiografie devono essere fatte solo
quando effettivamente servono e devono essere gestite da personale
adeguatamente formato per limitare al massimo la dose raggi e contenerne la
diffusione.
La persona qualificata per gestire gli apparecchi
radiografici è il medico specialista in radiologia e, in deroga, il dentista
qualificato come “radiologo complementare” che è abilitato ad eseguire
radiografie “indifferibili durante attività strumentali”.
In realtà molti studi dentistici eseguono addirittura
TAC in spregio alla norma .. e purtroppo tollerati dalle autorità di vigilanza.
Tanto doverosamente premesso, il CSL
esegue radiografie “endorali” e “panoramiche” con apparecchi digitali a basse
emissioni garantiti dalla sorveglianza di “esperto qualificato”.